Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
della trasparenza come attributo immanente del velo, la foja incontenibile di scoprire e di tassonomizzare i segreti del corpo. Potrebbe partire di qui- suggerisco- un con fronto a distanza non accademico: Foucault è affascinato dai viluppi di un sapere fattosi linguaggio potestativo, Canetti dalla tenacia di sopravvivenze mitiche che rimbal zano improvvisamente nella vita sociale odierna. Se si traducono in· linguaggio di tecnica del dialogo altri due elementi dell'analisi della mano - la delicatezza e la pazienza delle dita-, si ottengono altri due canovacci della conversazione . «garbata»: con la delicatezza si recu perano le forme di buona creanza che pongono limiti al domandare, quel senso di estraneità contegnosa che pre serva l'interlocutore dalla smodatezza della curiosità; con la pazienza si raccoglie un processo plurisecolare di rinun cia alla violenza e alla tentazione di depredare. Patire è subire, e subire è - dialogicamente - ascoltare. Senza questo processo «probabilmente non saremmo mai giunti a usare segni per indicare oggetti, dunque neppure al linguaggio» (p. 260). Così si riannodano i fili del discorso più cari a Canetti: l'orrore per Hitler è anche, nel saggio di Potere e sopravvivenza costruito sui ricordi del suo architetto privato Speer, orrore per la smania di onniscien za di Hitler. Se non la delicatezza, almeno la pazienza ci restituisce alle «quiete e rallentatissime attività» della . mano, al bi sogno del potere di temporalizzarsi. Solo quando è una · conquista antropologica irreversibile la lentezza delle o perazioni manuali, l'abilità controllata delle dita, la dut tilità della manipolazione, è progettabile un'accelerazione improvvisa delle mosse del potere. Il timoreda pietas superstiziosa per il fulmine, epifania incontrollabile, è ri spetto non per un atto di potenza, ma per un atto punitivo subitaneo e inevitabile. «Se il fulmine colpiva, doveva col pire» (p. 342). E altrove si legge, in una sorta di catalogo dei simboli di massa: «Il fuoco può nascere ovunque: 183
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=