Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
la terminologia di Emily Dickinson un'equazione tra «geo metria» e «stregoneria» (1138: «Best Witchcraft is Geome try»), secondo la quale il linguaggio può dominare l'uni verso solo se è in grado di nominarlo con esattezza. L'ap propriazione magica dello spazio comporta squilibri di proporzioni, rimpicciolimenti e ingigantimenti, il cui sco po profondo è la conoscenza dei rapporti di forze interne alla materia. Si è vista nella poesia dickinsoniana la ten denza alla decifrazione del piccolo, alla riduzione al mi nuscolo: nell'ottica del bestiario è l'ingigantirsi dei pae saggi infinitesimali (le distese di trifoglio che si mutano in praterie, di giunchiglie in mari purpurei, le ragnatele in continenti) che cattura l'immaginazione di chi legge, quasi una stregonesca verifica del rapporto materia/ener gia in quanto produttore di valori «relativi». Lo scenario onirico si eleva, grazie a questi stravolgimenti, a scenario cosmico. La seconda funzione del bestiario appare coerente con una nozione di natura omologata non all'artista, bensì al magico. In una lettera a Thomas Higginson, del 1876, Emily salda i concetti di «natura» e di «arte» nella ten sione comune verso l'occulto: «La Natura è una Casa Abitata da Spettri - ma l'Arte - una Casa che cerca di essere Abitata da Spettri». La lettura dickinsoniana delle tracce animali nel visibile sembra collocarsi nella tradi zione della pratica divinatoria, quale è stata di recente rivalutata, espressione tra le più antiche di forme parti colari della razionalità 7 • Tali tracce guidano verso l'invi sibile, nel duplice senso di astratto e di occulto. Se il volo degli uccelli allude a una suprema matematica, nel balzo paradossalmente alto del. cervo ferito (165) sembra manifestarsi una parabola dell'arcano. La «geometria», saldata al magico, comporta una rifondazione eretizzante del sacro, di cui le presenze animali sono portatrici: nei crepuscoli d'agosto il coro dei grilli (1068) celebra tra l'erba una «messa discreta» (unobtrusive mass), un rito 145
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