Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

che talvolta assume sfumature che confinano con il sa­ dismo: bruciare le formiche, e non solo a scopo di «di­ fesa», era un «divertimento» cui, nella mia lontana infan­ zia, piccole bande di ragazzini si dedicavano volentieri, e non senza un'eccitazione che fa riflettere. Si tratta, del resto, di un atteggiamento infantile piuttosto comune. Nel­ l'analizzare, -a proposito della condensazione, il sogno degli insetti di una sua anziana paziente, Freud sottolinea così il tema centrale della crudeltà verso gli animali: «Anni prima, quando d'estate stavano in una certa località, sua figlia era stata molto crudele verso gli animali. S'era fatta una raccolta di farfalle e chiedeva a lei arsenico per uc­ ciderle. Una volta accadde che una falena con un ago nel corpo, girasse ancora a lungo per la stanza; un'altra volta si trovarono morti di fame alcuni bruchi che veni­ vano conservati per la perimorfosi. In età ancora più te­ nera la stessa bambina era solita strappare le ali a insetti e farfalle...». E ancora «I bambini infierivano contro gli . insetti, li schiacciavano crudelmente.· In quel tempo vide un uomo strappare le ali ai maggiolini e poi mangiarne i corpi». Queste immagini di insetti si collegano, nel sogno della paziente, ad una preoccupazione sessuale, la senilità del marito: «era altresì noto alla paziente che l'afrodisiaco più potente, là cantaride, si prepara schiacciando insetti (le cosiddette mosche spagnuole)». Nel corso dell'analisi, inoltre, la signora ricorda un verso di Kleist, Verliebt ja wie ein Kiifer bist du mir («Mia amata tu sei proprio per me come un insetto»)». Anche altrove Freud traccia una connessione tra l'im­ magine degli insetti e la sfera della sessualità:. Analizzando la Gradiva di Jensen, egli sottolinea il fastidio e l'irrita­ zione che al suo protagonista, l'archeologo Norbert Ha­ nold, suscita lo «sciame di sposi» tedeschi in viaggio per l'Italia. Si reca a Pompei, per sfuggire ai loro itinerari, ma qui a tormentarlo saranno «le mosche, nelle quali egli tende a vedere l'incarnazione del male assoluto e 133