Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982

Si riceveva, ma il termine è un po' ampolloso, ogni martedì, con un giro di visite scambievoli che occupava l'intera setti– mana tolte le domeniche 8 • Il personaggio-centro della narrazione, Pofi, mutilato delle espressioni dell'io, viene introdotto solo alla sesta pagina e in maniera alquando indiretta, confuso ed enu– merato fra i piccoli di casa; la sua prima azione è una sconfitta della ragione: Pofi il primogenito proclamava di aver capito, segno del con– trario 9 • E a questo «segno del contrario» tutta la sua vita finirà con l'uniformarsi. Da questa «visita del martedì» l'azione si dipana conseguenzialmente, fra oggetti sempre appena intravisti e presenze fugaci o troppo fugacemente raccolte. La «persona assente» che narra - voce catalogante - ha fatto di Pofi un estraneo; il suo è un procedimento di espulsione in cui si possono intravedere i residui di un'u– nità originaria: Das dem /eh Fremde (...) ist zunii.chst i– dentisch 10 • Né stupisca il riferirsi alle espressioni usate da Freud nell'analisi della Verneinung: il rapporto esisten– te fra la «persona assente» e Pofi - così come, e più tardi sarà dato vedere, fra Pofi e la «persona assente» - è sempre delineato dalla negazione di un'affermazione o - e sarà così più agevole da comprendere - dalla nega– zione di un riconoscimento. Tutto ciò appare evidente ogni qual volta alla persona dell'assenza sembra sfuggire qualche notazione eccessiva– mente, maldestramente compartecipante; a p. 10, con Pofi tenuto ancora puntigliosamente fuori campo, si può leg– gere: Poi nonna rifacendo il cammino rassettava i cuscini, le poltro– ne e le poltroncine rimosse; schiuso l'uscio di fondo dava 90

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