Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982
sciarono una volta accaduti. Le escrescenze di questo fon– do sedimentoso, rappresentazioni garanti della realtà di ciò che una volta venne percepito, non conoscono la stra– da del giudizio: esse pertengono, ed è «stupro proiettato nel cielo stellato su di noi» 4, al limite del die reine Ta– thandlung, l'azione pura. L'impulso fagocitante verso le azioni passate, che nuovamente vorrebbe introiettarne le proiezioni lì dove non può che ritrovarle per convincersi della loro ripristinata presenza, quello stesso impulso che nell'esame di realtà è costretto a riconoscersi soggettivo giusto in virtù dell'oggettivo che rivorrebbe come proprio, ne rimane spezzato in uno sguardo che può solo limitarsi a contemplare. Di qui l'apparente paradosso della «per– sona assente» abilitata a narrare i tempi storici dell'«io». Che una presunta autobiografia - o romanzo dell'«io» - venga liquidata nei toni distaccati di una terza persona - persona dell'assenza, come dimostrava Benveniste -, spe- rimentata, ad accentuarne la distanza, alla supponenza degli impersonali, non può ovviamente che rendere impos– sibile alla mémoire involontaire di sortire e penetrare in un richiamo del presente, di congiungere i contenuti del passato individuale con quelli del passato collettivo. La memoria pizzutiana, sia detto per l'ultima volta, è per quasi l'intero arco del romanzo volontaire, solerte attua– lizzatrice di una teoria vettorializzata di accadimenti; a dire il vero, essa appare addirittura disconoscersi costan– temente, umiliarsi in un superficiale flusso di aneddoti. È Contini ad informarci, e non è gratuito ricordarlo qui, della scarsa deferenza che Pizzuto «nutriva (ed osten– tava)» per Proust, basata su una «profonda, radicale af– finità della posizione vitale, a cui si accompagnava l'an– titeticità delle soluzioni»; entrambi impiantarono il loro progetto «sulla mutilazione del futuro», ma Proust sospe– so fra due giorni estremi e Pizzuto «lineare», Proust sof– ferente di «una malattia della memoria» e Pizzuto che ne possiede invece una di ferro, Proust dal periodare av- 88
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