Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982

gio anonimo, neutro, senza spessore né motivazione. Si è vicini alla sostanza pura di una pratica combinatoria spersonalizzata, di un gesto anonimo, o ancor più depri– vatizzato, tutto esteriore, che offre al linguaggio la mas– sima possibilità di autogerminazione e insieme di aliena– zione, nei margini dello «scarto» e del «residuo» espres– sivo. Rispetto a questo gioco linguistico dal «senso cieco, insensato e chiuso», che rappresenta una sorta di caso limite del processo di scissione conoscenza/desiderio, lo– gica della consequenzialità/spazio dell'imprevedibile, l'u– niverso oppositivo di Pasolini appare distante e non raf– frontabile. E tuttavia ancora una volta la collocazione è significativa: nell'instabilità di un Io-Soggetto che affida alla dizione totale la denuncia dell'impossibilità del dire, nel ritmo di «significati dilapidati» e «canti non attuati», emerge una tendenza all'alterità anch'essa a suo modo dèprivatizzante. Sulla morte, che di continuo si ripropone, del proprio storicizzabile vissuto, si accampa la dimensio– ne «postuma» di un discorso che si fa esterno a sé per riconoscere all'esperienza del linguaggio espropriato il so– lo margine possibile di autenticità. Il percorso delle Cinque analisi, aderendo ai testi, de– linea quindi attraverso la configurazione semantica, sin– tattica, morfologica della parola una -sorta di rappresen– tazione eccedente i limiti degli enunciati tradizionali: co– me del resto avveniva nel caso altrettanto stimolante del– l'analisi delle tecniche narrative in Flaubert (Milano, Il Saggiatore, 1981), ove si accennava significativamente a un'esecuzione verbale, e come tale «poetica», della prosa. In poesia, infatti, gli «effetti di senso» derivanti dalla rete di implicazioni formali e da fenomeni criptici sottesi alla tessitura fonico-lessicale, risultano, come si è visto, deter– minanti al punto da imporre da soli, ed è conquista di grande rilievo nell'orizzonte critico degli studi qui raccolti, una revisione dei moduli interpretativi tradizionalmente 214

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=