Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982
terno del Castello e lo spazio circostante, di cui abbiamo già messo in rilievo alcune connotazioni sociali. Certo che questa figura - contenitore di due discorsi contrari - offre la possibilità a Diderot di sviluppare l'uno e l'altro insieme, di disporre l'uno vicino all'altro. Desglands è generoso, è riconoscente verso chi compie un certo tipo di azioni, non è legato al denaro come il dottore e sua moglie, come abbiamo visto a proposito dell'accoglienza di Jacques al castello. Tutte connotazioni inseribili in un codice che potremmo definire cavalleresco. D'altra parte non dobbiamo dimenticare che Desglands apre la lista dei Padroni di Jacques: C'est lui qui me donna au Commandeur de la Boulaye qui périt en passant à Malthe; c'est le Commandeur de la Boulaye qui me donna à son frère ainé le Capitaine qui est peutetre mort à présent de la fistule ... (p. 220). Segue una lunga lista di Padroni di J acques la cui modalità di elencazione vede agire insieme il discorso letterario e il discorso sociale tutti e due presenti nel segmento che ogni volta si ripete «qui me donna» il quale non solo fa scattare, insieme ad altri elementi, l'aspetto parodico dell'enumerazione ma mette in rilievo anche «la condition ancillaire qui implique la réification du dome– stique» 11 • Discorso sociale anche qui evocato che si chiu– de alla fine della elencazione con la figura del compro– messo: «Jacques a été fait pour vous, et vous fùtes fait pour Jacques» (p. 221). Un «esprit chevaleresque», già definito dall'autore in altro luogo del testo, anima Desglands quando sfida a duello un suo rivale per amore di una bella vedova. La scena dello scontro, ripetuta più volte, quasi un semplice riflesso automatico, è contrassegnata ogni volta dal rim– picciolimento di un «rand» di taffetà che Desglands si è applicato sulla guancia 161
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=