Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982

terarie anche del passato (medievale) le cui valenze si trasferiscono al Castello stesso, elemento quest'ultimo già di per sé omologo a un sistema ben codificato. E a proposito di questi rimandi a strutture del passato dobbiamo sottolineare che la scritta sul frontone ci rinvia almeno a un'altra «inscription» molto nota: quella che ritroviamo «mise sur la grande porte de Theleme» 2 : Cy n'entrez pas, hypocrites, bigotz, Cy entrez, vous, et bien soyez venus Et parvenuz, tous nobles chevaliers! Cy entrez, vous, dames de hault paraige! Come si può constatare anche da questi essenziali pre– lievi in Rabelais il rapporto esterno-interno è ordinato secondo un codice che esclude alcuni («hypocrites, bi– gotz», etc.) e ammette altri («nobles chevaliers, dames de hault paraige», etc.). I rimandi a questa dinamica op– positiva entrata/non entrata dovrebbero essere completati con riferimenti alla descrizione degli alloggi dell' Abbazia e alla celebre regola: FAY CE QUE VOULDRAS, nella quale ritroviamo i temi filosofici già sottolineati nel testo di Diderot. Un altro rinvio al sistema rabelaisiano si impone alla luce di altri riscontri. I due viaggiatori prima di essere sorpresi dal temporale che li obbliga a cercare un riparo erano «embarqués dans une querelle interminable sur les femmes», tema che, come è noto, troviamo trattato in Rabelais nel Tiers Livre. Registriamo nel testo diderotiano una lunga elencazione di marche oppositive - «l'un pré– tendant qu'elles (le donne) étaient bonnes, l'autre méchan– tes, et ils avaient tous deux raison; l'un sottes, l'autre pleines d'esprit, et ils avaient tous deux raison, l'un faus- 149

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