Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
Il secondo blocco narrativo ricopre i due capitoli suc cessivi. Simon prende possesso, per così dire, della sua avventura. Le indicazioni che riceve in un caffè da una studentessa vestita di rosso, lo portano in rue Vercingé torix III, una strada a fondo cieco. Qui un ragazzo di una decina d'anni gli attraversa di colpo il cammino, poi cade bocconi a terra. Simon lo raccoglie e lo ricovera in una casa vicina. Il ragazzo sembra morto. Compare anche una bambina, Marie, che dichiara di vivere nella casa insieme con il ragazzo, Jean. Simon trova dietro la vecchia foto di un marinaio «péri en mer», un messaggio dell'organizzazione con nuovi ordini. Intanto Jean si ri prende tranquillamente dalla sua catalessi, o mistificazio ne che sia. Tutti e tre lasciano la casa ed entrano in un caffè che, vedi caso, è ancora quello della prima sosta di Simon. L'iscrizione relativa a questo brano colloca ovviamente Simon nel posto del soggetto, mentre il ragazzo funziona da oggetto, o meglio da paziente. Ma egli è anche la figura che si prende gioco di Simon con la morte simulata e con i piccoli colpi' di scena successivi (per esempio, l'ino pinata comparsa di un crocifisso...): sicché la sua sigla (G) occuperà pure il luogo della finzione. Conviene aggiun gere che sia il ragazzo sia la bambina figurano quali dé pendances o prolungamenti di Djinn e appaiono sostan zialmente permutabili ai fini del racconto. Il nuovo qua drante ha pertanto questa distribuzione: (2) � i I G Tocca al ragazzo, adesso, assumere la direzione dei movimenti di Simon per condurlo a «une réunion secrète», della quale tuttavia egli dovrà ignorare la dislocazione. Simon è costretto a camuffarsi da cieco con occhiali neri e bastone bianco. La condizione, o sarebbe meglio dire: 73
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=