Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
frontare questo processo di doppia negazione eufemizzan te del pensiero scientifico con la Verneinung freudiana, giacché, la denegazione altro non è che un Aufhebung della rimozione, non una accettazione del rimosso, un'am biguità che scappa a qualunque ipotesi organica e che svuota di senso le cosiddette «teorie delle lesioni a strati»: l'anoressico e l'afatico la sanno lunga sui «coefficienti assiologici» che determinano i confini del proprio destino, vale a dire, della sostanza. Scrive Bachelard, «ogni alimen tazione è una transustazione, il nostro stomaco lo sa, pec cato che non lo capisca il pensiero». Così, è presto detto, nella nostra epoca l'immaginario scientifico non fa che crescere con la sua opera il male che immagina di osta colare. L'immaginazione scientifica altro non è che la prova della straordinaria capacità mimetica della violenza. ALESSANDRO MENDINI Architettura addio Gianni Emilio Simonetti Milano, Shakespeare and Company, 1981 ALESSANDRO CAPPABIANCA Distruggere l'architettura Milano, Serra e Riva, 1979 I sing the Sofa, «Io canto il sofà», esordiva Williams Cowper (lo cita Mario Praz nella Filosofia dell'arredamen to). I sing the Coffee - possiamo far dire a Mendini che si fa trovare, appena aperto il libro, fotografato-circondato da una decina di caffettiere preziose che sembrano torri o lampade di Aladino. Infatti «ogni grande architetto... ambisce a costruire una caffettiera così come prima di 219
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