Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
gere al «reincantamento della natura», cioè alla riscoperta di «differenze qualitative» in cui la produzione del nuovo è sottratta alla giurisdizione di immutabili meccanismi di ripetizione? La versione italiana de La nuova alleanza (condotta con estrema cura da P.D. Napolitani sulla edizione in lingua francese, Gallimard, Paris 1979 tenendo però conto delle varianti presenti nella versione in lingua inglese pre parata intanto dagli autori) - che era stata preceduta da una raccolta con uno stesso titolo di alcuni importanti interventi di Prigogine e di suoi collaboratori (La nuova alleanza, con prefazione di G. Toraldo di Francia, Longa nesi, Milano 1979) - e . la pubblicazione entro l'Enciclope dia (Einaudi) di un consistente «pacchetto» di voci che Prigogine e alcuni del suo gruppo, in particolare Isabelle Stengers, hanno strutturato nel contesto di quel progetto enciclopedico (tra cui: «Controllo/retroazione», «Energia», «Equilibrio/squilibrio», «Ordine/disordine», «Sistema», «Vincolo») permettono anche al non specialista di vedere come Prigogine, Stengers, Nicolis e altri loro collaboratori rispondono a quelle domande con un programma di ri cerca che, se muove da forti motivazioni «filosofiche» nel senso pieno del termine, si radica altresì nell'effettiva pra tica scientifica. Prima di delineare i tratti (sommariamente e senza pretese di completezza ed esaustività), vale la pena di sottolineare, per il lettore italiano, questo accoppiamento di scienza e filosofia. Infatti il recente dibattito «sulla razionalità» nel nostro paese è stato viziato in gran parte da una considerazione «dimezzata» della razionalità stes sa. Ora, riferirsi alla «razionalità» dovrebbe voler dire riferirsi alla totalità dei risultati ottenuti in tutti i campi della conoscenza: dunque, per sostenere decentemente l'e sigenza di una nuova razionalità in quei campi in cui, tradizionalmente, il progresso è stato più rapido, materna- 179
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