Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
sione, egli dichiara che si vuol provare a «dare un contenuto» a «un concetto convenzionale»: in quanto, sostiene con grande lucidità, «il progresso della conoscenza non consente definizio ni rigide; come l'esempio della fisica illustra splendidamente, anche i concetti fondamentali consegnati in definizioni rigoro se subiscono un costante mutamento di contenuto». Dobbiamo ora tener conto che Matte Blanco, nel precisare i principi della psicanalisi, ha lo scopo suo proprio, successivo e singolarissimo, di trasferire la scoperta dell'inconscio (e più esattamente dell'«inconscio non rimosso»), come elemento fon damentale della psicanalisi, in termini di una logica diversa («simmetrica») rispetto alla logica aristotelica («asimmetrica»). Proprio perché questa contrapposizione di logiche, nel suo trattato di «bi-logica», è tutt'altro che quella classica di Hegel fra la dialettica e la logica formale, siamo esenti utilizzando lui dal sospetto di privilegiare in Freud i motivi che presentano una comparabilità con quelli della dialettica... I principi della psicanalisi che interessano iniziaimente Matte Blanco sono: energia e spazio; perché «stabiliscono qual che contatto fra i concetti di mente e materia dal momento che ambedue sono anche fondamentali nello studio della na tura inanimata» (L'inconscio come insiemi infiniti, Torino, Ei naudi 1980, p. 10). La definizione di Freud stesso per «energia» (nel Compendio) dice: «possiamo ' ipotizzare , in base a ciò che siamo avvezzi a supporre di altre scienze naturali, che nella vita psichica sia operante una specie di energia; non abbiamo però alcun punto di riferimento per accostarci alla conoscenza di essa tramite analogie con altre forme di energia». Va notato inoltre che nel precisare i principi della nuova scienza, Freud del Compendio (1938) li indica così e in quest'ordine: «pulsioni, energia psichica, eccetera» e così riferisce quelli «delle scienze più antiche»: «forza, massa, attrazione». Secondo Matte Blarico, se non si imposta «il problema della possibilità o impossibilità di misurarla e la sua relazione (so miglianza, differenza o identità) con altre forme di energia», la trattazione è insoddisfacente. Egli però non si riferisce al luogo di elevata problematicità da noi citato, ma genericamen te a un «progresso» di conoscenza che occorrerebbe oggi nella teoria psicanalitica. Qui risulta il suo scopo di una fondazione epistemologica dei caratteri dell'inconscio «struttutrale», in an titesi alla logica scientifica classica e ciò pone un quesito ulteriore, che non dobbiamo considerare qui. 118
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=