Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

moria, e dell'esperienza. Non si deve neppur dimenticare che il testo poetico usa le strutture dell'enunciazione, gli indicatori di tempo, di luogo e di persona con la stessa astratta realtà con cui potrebbe usarli un burattinaio sul palcoscenico. E anche se talvolta «io» e «tu» raggiungono nel testo gradi di simulazione così ben duplicati da riu­ scire restituiti a una certa apparenza di realismo (presenza dell'autore e autobiografismo), non per questo il genere letterario perde il carattere di palcoscenico su cui, di volta in volta, le voci della drammatizzazione, con i loro cor­ teggi di persone e cose, vengono ad assumere finzione di realtà. Nessun «io», dunque, come nessun oggetto, solo il testo trionfa sulla generale sparizione 3 • Questa premessa ci consente di situare il problema dell'autobiografismo, che la Plath per prima ha sentito come un limite da superare, e che in Ariel è pienamente superato. Il materiale autobiografico infatti è assoluta­ mente distanziato, finzionale (salvo qualche caduta di to­ no circoscrivibile), interviene come un materiale al pari di altri, e si risolve pienamente all'interno del testo poe­ tico. La qualità degli oggetti, le loro situazioni, il tono della voce «io» costituiscono, a queste condizioni, una delle qualità più caratteristiche della poesia della Plath. Prima di entrare nel vivo dell'analisi restano da chia­ rire due aspetti che contraddistinguono l'età della Plath, il decennio 1950-60. Quest'età è ancora segnata da due reazioni: anti «dylanthomasiana», e anti eliotiana. Del pri­ mo si rifiuta il lirismo infiammato - a questo proposito sono interessanti i contatti della Plath con Marianne Moo­ re e con W.H. Auden; del secondo si rifiuta la concezione della letteratura come unità sincronica, mentre è accettato l'uso di locuzioni del linguaggio parlato, la lezione di pre­ cisione e concretezza oltre alla volontà di superare la divisione tra emozione e intelligenza. Questa posizione è in particolare quella del Movement, con cui la Plath 100

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