Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
fantasia di prender-e il posto della madre è proiettata su un'orchessa, che uccide la madre e poi magicamente la impersona; ma la madre morta aiuta l'eroina mediante una magica betulla che cresce sulla sua tomba. In entram be queste versioni, una delle funzioni della madre cat tiva è di rendere operante la fantasia di uccidere la madre reale, che viene vista come buona; così il con flitto madre-figlia è spostato in quello tra le parti buone e le parti cattive della madre, e la figlia è identificata con le parti buone. Una delle caratteristiche della madre buona è di non avere rapporti sessuali con il padre (il che significa che non è una rivale, e pertanto la figlia non ha alcuna ragione di odiarla e può vederla come «buona»), o perché è morta, o perché assolve alle fun zioni materne senza essere la moglie del padre: così, per esempio, è la madrina, oppure, come in (10), Ceneren tola, che riceve aiuto dalla levatrice, cioè dalla donna che le«dà la nascita» ma non ha rapporti con il padre. La madre che si trasforma in vacca, in (8) cessa, ana logamente, di essere una rivale sessuale; ma nel contesto della funzione generale del travestimento animale, rap presenta d'altra parte uno spostamento del desiderio del l'eroina per il padre. Questo animale che dà il latte (è, cioè, materno) è altrettanto ambiguo quanto il piccolo animale di (3). Il meccanismo di scissione, del resto, non è ristretto a queste versioni kleiniane, in cui si applica alle imma gini della madre e dell'Io e agisce lungo l'asse buono/cat tivo. Esso si estende all'intero corpus delle versioni della favola, ed è un fattore determinante delle relazioni tra le varie versioni. Lo si può vedere in particolare in azione nella presenza o assenza di elementi nei gruppi di«Ce nerentola vera e propria» e di«Pelle di gatto». Le lacune non coincidono; le caratteristiche della situazione ince stuosa sono distribuite in modo complementare. Per- 87
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