Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

accorda altrettanto bene col fatto che esso in genere viene completamente meno appena l'azione che di solito lo pro­ voca si verifica alla presenza di molte altre persone. Anni fa scrissi su queste stesse colonne, in un altro contesto di psicologia sodale * : « Alcune associazioni e " leghe " . pretendono per sé privilegi che il singolo forse arrossirebbe a chiedere. Nell'amministrazione di alcune città norda­ mericane per ogni ufficio è stato costituito, per evitare abusi amministrativi, un consiglio di più membri in luogo di un titolare singolo: ma appena si vide che the mo­ ment no one in particular was to blame (Bryce), gli abusi presero il sopravvento in forma ancora più spudorata. La storia antica fornisce già esempi di mance ufficial­ mente offerte ad interi gruppi istituzionali e a Senati, mance che nessuno avrebbe osato offrire ad un singolo. Per il gruppo, in cui il singolo scompare, la mancanza di pudore è caratteristica». Questo era il fatto mera­ mente esteriore : . ora è in questione il suo motivo più profondo nelle costellazioni della psiche singola. Se l'ac­ centuazione dell'Io è il presupposto autentico di ogni moto di vergogna, c'è bisogno a questo scopo di un esser-per-sé, di un'autonomia di quest'Io. La profonda alter­ nativa che riempie la vita in tutte le direzioni, se cioè l'individuo sia la parte di un tutto o esso stesso un tutto, deve trovare una sua decisione perché si possa arrivare al sentimento del pudore. Solo l'Io interamente autonomo e responsabile per sé può cedere lo spazio all'internò del quale l'accentuazione e lo svilimento dell'Io stesso pos­ sono · disporsi in un rapporto caratteristico di attrito. Ma con ciò non è compatibile il ruolo che il singolo gioca come membro di una totalità. Il fatto che i nostri ideali e le nostre norme siano tratti così spesso dalle relazioni * Simmel si riferisce alla sua recensione della Psychologie des Foules di . G. Le Bon (1895) dal titolo Massenpsychologie, in « Die Zeit », 2-11-1895, pp. 119-120 (l'autocit. a p. 120) {n.d.t.]. 49

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