Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

questa causa non inerisce ad un qualche determinato con­ tenuto della vita, ma, io credo, al movimento formale interiore della coscienza dell'Io, la quale può aderire ai più molteplici contenuti. Il tipico sentimento del pudore che nella nostra cultura accompagna la nudità non è af­ fatto identico, dal punto di vista dei contenuti, alla co­ scienza di fare o di sopportare qualcosa di immorale. Infatti da un lato facciamo esperienza abbastanza spesso di un eguale imbarazzo nella sfera etica, senza propria­ mente vergognarci, dall'altro lato il pudore è altrettanto strettamente legato a processi completamente estranei alla sfera etica. Certo, quando si stimolano centri morali si dà spesso adito a sentimenti di pudore; solo che la costellazione psicologica di questi ultimi dev'essere a sua volta distinta da quelli: essa sembra diventare reale solo quando il processo morale provoca quel peculiare accre­ scimento e svilimento della coscienza dell'Io. Il veicolo esteriore rimane sempre l'attenzione degli altri, che però può essere sostituita da una scissione di noi stessi in un Io parziale osservante ed in un Io parziale osservato. Poiché la nostra psiche ha la capacità assolutamente im­ paragonabile, che determina tutta la sua essenza, di con­ trapporsi a se stessa, di diventare oggetto a se stessa, può presentare in sé rapporti che esistono tra gli esseri ad essa esterni ed · essa stessa come un tutto. In moltis­ sime relazioni noi quasi separiamo una parte di noi, che rappresenta il giudizio, il sentimento, la volontà di altri nei nostri confronti. Così come noi . ci osserviamo, ci giu­ dichiamo, ci condanniamo come fanno terze persone, an­ che quell'estrema attenzione ' degli altri, a cui si collega il sentimento del pudore, si trapianta in noi stessi. Come per mezzo di una rappresentanza parlamentare del gruppo sociale al nostro interno, noi sentiamo nei nostri con­ fronti come sentiamo in prima istanza solo nei confronti di altri. Ecco perché possiamo indurre per vie puramente immanenti un'alterazione della situ"1zione interiore, che 46

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