Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
- indipendentemente dal fatto che con essa si violi o meno una prescrizione oggettiva - come una frattura tra la norma della personalità e la sua disposizione mo mentanea. Ne!la nostra cultura l'apparizione del corpo nella sua nudità · appartiene, in linea generalissima, a questa sfera, che solo in particolari circostanze può es sere resa accessibile ad un altro senza che l'Io, per così dire, sia staccato dalla sua interezza e dalla sua intan gibilità. A voler scomporre in concetti astratti l'elemento particolarmente imbarazzante del sentimento del pudore, sembra che esso consista nell'essere trascinati di qua e di là, tra l'accrescimento (Exaggeration) dell'Io, in quanto centro di attenzione, e lo svilimento che esso avverte per essere al tempo stesso inadeguato all'idea compiuta e normativa di se stesso. Quando il sentimento femminile del pudore reagisce vivamente e immediatamente ad ogni accenno alla sfera sessuale in presenza di uomini, si verifica anche in questo caso la peculiare coincidenza di accentuazione e di arretramento della coscienza del l'Io. È tipico della donna avvertire che, se si stimola nel l'uomo quella zona di sentimenti, la sua attenzione si volge subito in modo particolarmente intenso a lei; al tempo stesso la donna avverte però, se è una perso nalità superiore, più raffinata, più libera dalla pressione della sensualità, che questa attenzione coglie solo un significato parziale di lei stessa, e che la personalità nella sua interezza, confluendo momentaneamente in questo significato parziale, è diminuita e declassata. L'aspetto angoscioso di questa situazione interiore è qui ulterior mente acuito dal particolare intreccio per cui la donna normalmente avverte come un che di molto importante quel lato della sua natura, dal quale pure vuole tener lontana l'attenzione consapevole: lo avverte come un contenuto fondamentale di quella sfera che è, per così 43
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