Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
dell'arto, ma la sua riapparizione, la riappanz10ne del- 1'oggetto mancante. È nel momento in cui l'oggetto a si presenta in qualche modo come possibile che si sca tena nel paziente l'angoscia. La gamba mancante che riappare nella protesi, duole. E, dolendo, sottolinea come tutto, nel corpo, sia artificiale, un apparecchio, l'acciaio, la carne, il legno, a sostegno e desiderio del soggetto barrato. Così Marx indica La Terra a iniziali maiuscole accanto al Capitale, Madame la Terre, anzi, dove la lingua francese evoca l'oggetto d'amore perduto, e la grande nemica della Germania : conquistare Parigi. A quei giri di bordo che Freud indicava ne n a · teoria delle pulsioni e che Jacques Lacan dispiega nelle quattro forme del se faire voir, se faire sucer, se faire entendre, se faire chier, giri intorno a oggetti parziali perduti, lo sguardo, il seno, la voce, lo scibale, potremmo dunque _ aggiungere il giro intorno a un oggetto non parziale, non perduto, ma misteriosamente assente e minaccio samente presente, che potremmo dire l'oggetto dell'amo re, visto che prende « rilievo » all'interno della dialet tica del narcisismo, nel momento in cui l'investimento libidinale che passa attraverso l'immagine speculare ha un resto che Lacan chiama--<J), in cui « il costituirsi nel materiale del soggetto dell'immagine del corpo funzio nante come immaginaria, cioè libidinizzata », contiene un bianco dove « il fallo appare in meno » ( cfr. sem. L'angoisse, cit.). Lacan si riferisce a un'assenza che di viene il significante per eccellenza. Ma anche di questa mancanza per eccellenza si può compiere un giro. Ed è a questo giro che il « destino segnato dall'ana tomia » e le « vicissitudini delle pulsioni » si riferiscono, quando contestiamo che l'oggetto mancante (cfr. nostro lavoro sul triangolo originario pene-feci-bambino, L'ar cano dell'accumulazione nell'inconscio, in « Il piccolo 28
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