Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

salario, non assume mai la forma di un reddito, il red­ dito dell'operaio, se non dopo essersi contrapposto al­ l'operaio stesso nella forma di capitale» (Marx, cap. III, p. 1175). Anche qui una di:Simmetria, due al posto di tre, e un'inversione: il reddito dell'operaio è collocato in qual­ cosa che prima gli si contrappone nella forma di capitale. D'altra parte, « una forza estranea al capitale fa sì che un plus-profitto sia reso autonomo e trasformato in rendita» (III, 1027). Se il reddito dell'operaio è qual­ cosa che appartiene prima alla forma del capitale, se il proprietario fondiario, definito dal meno-di-terra, sot­ trae al capitalista un plus-profitto che viene distolto e auto­ nomizzato, ecco che si ripresentano sotto forme diverse l'identificazione al tratto e la mutilazione. E il plus cor­ risponde come nella dinamica del desiderio all'indivi­ duazione e all'isolamento di una mancanza, se « ciò che cerca il desiderio è nell'altro meno il desiderabile che il desiderante» (Lacan, seminario L'identification, 1961), il plus-valore che il capitale succhia, il plus-profitto che il proprietario fondiario distoma. Può ben essere un dia­ logo tra le classi in Marx quanto nel suo seminario Les quatre concepts fondamentaux de la psychanalyse (cit., p. 241), Lacan fa dire dall'analizzante all'analista: « Io ti amo, ma poiché inesplicabilmente io amo in te qualche cosa più di te, l'oggetto piccolo a, io ti mutilo »; e ancora: « J o mi dono a te, ma questo dono della mia persona, mistero! si cambia inspiegabilmente nel dono di una merda ». Private all'origine del loro oggetto, la terra, le tre classi definite da Marx continuano a rievocarlo compiendo nella loro conflittualità il giro di bordo di un oggetto che non esiste più se non in quanto manca. Ma il definire le classi in riferimento al tratto sposta la loro « conflittualità» fuori dalla dialettica servo-pa­ drone, posizione che si è spesso contestata all'opporsi 26

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