Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

sociale del lavoro fra gli operai, i capitalisti e i proprie­ tari fondiari. Questi ultimi, ad esempio, divisi in pos­ sessori di vigneti, possessori di terreni arativi, di foreste, di miniere, di riserve di pesca», queste ultime parole su cui il manoscritto si interrompe non fanno che sottoli­ neare una recinzione, divisione, separazione, un tratto di terra. ', « Forma naturale» e tratto unario Rispetto a un-tratto-di-terra, la questione delle classi si definisce nel senso di che cosa è una classe e di perché tre sole classi. Ma per intravvedere come queste tre classi, nel costituirsi rispetto a un tratto, si mantengano distinte e inconciliabili, tre insomma, dobbiamo portare oltre la scoperta della funzione dell' einziger Zug, come lo chiama Freud, il tratto unario, quel tratto che Lacan dice « insituabile, aporia per il pensiero, ridotto, sem­ plificato, tanto che può finire per ridursi a un 1» (semi­ nario cit.). « Come valore d'uso la tela è una cosa sensibile e differente dall'abito, come valore è uguale ad abito e ha quindi aspetto di abito. Così riceve una forma di valore differente dalla sua forma naturale. Il suo essere valore si presenta nella sua eguaglianza con l'abito, come la natura pecorina del cristiano nella sua eguag1ianza con l'agnello di Dio» (Marx, I, p. 64). Proprio in apertura del Capitale, ecco che l'aporia, il paradosso, l'assurdo cui spesso Marx si riferirà nello analizzare il processo di produzione capitalistico, porta in gioco l'identificazione a un tratto unario. L'« amore» della merce per il denaro, le « membra disjecta» dell'or­ ganismo sociale di produzione (Cap. I, 131), il « conta­ gio» tra merce e merce (« Intanto una merce infetterà l'altra», I, 143), la « transustanziazione», « la forma di- 22

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