Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
un particolare, una barba, gli occhiali, un « tratto » in somma. I fiocchi di diverso colore çi.ggiunti dai quattro liber tini a parti del corpo delle « vittime» per marcare la differenza si innestano in un nucleo di « stretto vincolo, consanguineità» che costituisce il luogo di · scambio iniziale delle 120 giornate e in seguito, là dove non era già avvenuto, lo sposalizio viene rappresentato. Le tre parti in cui è divisa l'opera sono dedicate cia scuna a una « classe» di passioni _ . Il termine classe è qui analogico, ma ci riporta volentieri alla nostra que stione sulle classi. Ciò che Marx ci dice è solo quel che non è una classe. Le tre classi che egli nomina « sono tre grandi gruppi sociali », i cui componenti, gli individui che li formano, « vivono rispettivamente di salario, di profitto e di ren dita fondiaria, della valorizzazione della loro forza lavoro, del loro capitale e della loro proprietà fondiaria» (cfr. Karl Marx, Il Capitale, Einaudi 1975, Libro III, cap. 52, p. 1188). E tuttavia ciò che fa sì che gli operai sala riati, i capitalisti e i proprietari fondiari formino le tre grandi classi sociali, « ciò non è dovuto all'identità dei loro redditi e delle loro fonti di reddito ». Per prima cosa dunque Marx non si riferisce a cate gorie, che sarebbero allora molte di più, medici, impie gati, ecc., o a gruppi di persone accomunate da una identità di posizione, o il frazionamento, dice Marx, sa rebbe infinito; oppure uno stesso individuo, per esem pio « un lavoratore indipendente - un piccolo conta dino, a proposito del quale si possono applicare tutte e tre le forme di reddito - che lavora per suo proprio conto e vende il suo proprio prodotto, è dapprima considerato come padrone di se stesso (capitalista) che impiega se stesso come lavoratore, e come proprietario fondiario di se stesso che impiega se stesso a titolo di affittuario. Egli 16
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