Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

re che abbaglia lo sguardo e fa vedere oggetti che « non sono»; ecco, a partire di qui, una seconda e altrettanto legittima àefinizione, della letteratura: « irrealista, essa crede sensato il desiderio dell'impossibile» 11; Abbaglia­ mento che, comprendendo in sé le nozioni di turbamento e di eccesso, dà luogo a trasformazioni e scambi altri­ menti impossibili, a sdoppiamenti come di un'immagine che non si focalizzi. Il reale, oggetto per eccellenza del desiderio della lettera, è il luogo della scucitura della percezione visiva: la svista fisica trapassa, secondo la lezione dupiniana, a « distrazione» morale, e la morale così distratta risulterà incapace a impedire il delirio, tant'è che senza la siste­ mazione dell'happy end i racconti di Poe sarebbero let­ teralmente ' illeggibili. Pertanto, di « absolute delirium of love» parlerà Simpson per giustificare l'audace compor­ tamento tenuto a teatro, mentre non crediamo che nes­ sun altro racconto di Poe sia altrettanto di questo mar­ cato dal termine visione che, usato nell'accezione più« pie­ na», fa coppia col sostantivo truth. Riprendiamo la lettura del racconto dove l'abbiamo lasciata, vale a dire dalla scena madre del teatro. Dopo aver soddisfatto la sua curiosità di spettatore distratto che si diverte a osservare il pubblico presente in sala, Simpson sta per rivolgere l'attenzione « to the prima don­ na» sulla scena quando, su di un palco di proscenio, egli scopre la sua prima donna. Di colpo lo spettacolo si di­ vide in due - e con the spectacles la promessa fatta dal programma (« a very rare attraction») viene mantenuta: ciascun spettatore ha così modo di vedere il proprio spet­ tacolo preferito: Talbot, « fanatico » di musica, lo trove­ rà direttamente al centro del palcoscenico, mentre Sim­ pson, dotato di una mediocre cultura musicale, nel suo a parte, come a teatro viene definito il margine della voce e dell'azione. L'importanza che nell'economia del raccon­ to riveste il brano dialogico tra Simpson e Talbot al quale 147

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