Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

come un'ossatura, anche il pomo dell'uscio, dilata la lan­ terna magica fino a farla coincidere con se stessa. Gli effetti di meraviglioso che vi si producono hanno a che fare con l'occhio, con il fantasma: essi introducono nello spazio delimitato una catena di apparizioni - proprio come si direbbe: la catena del linguaggio. La stanza di Marcel è dunque un apparato ottico. Il lettore di Lacan può essere indotto a ricordare che - dai seminari alla Remarque sul rapporto di Daniel Lagache - ricorre, ispirato a Freud, un « modello ottico » capa­ ce di rappresentare le relazioni fra immaginario e sim­ bolico, fra Ideale dell'Io e Io ideale: l'abbastanza noto bric-à-brac di specchio concavo e specchio piano che con­ sente, in immagine, di collocare entro la bocca di un vaso un mazzo di fiori, in · realtà sottostante e capovolto. Gioco di specchi, gioco d'illusionismo, dunque gioco del sembiante: come si vuole. Ma appunto: il meraviglioso dell'intérieur si serve dei suoi stessi oggetti, ritagliandoli, ricomponendoli, proiettandoli ad esistere (ad ex-sistere) dove non sono, per · dire, sulla bocca spalancata del vaso che non li contiene; dunque, attraverso il taglio/incollo, suturando il vuoto con ·una efflorescenza di apparizioni. . Tutto ciò non si capisce come potrebbe accadere se l'in­ terno non prestasse se stesso come apparato ottico imma­ gin:ario, come camera del meraviglioso: camera oscura, camera di risonanza, chambre à coucher magari. Il letto dové si dorme è anche quelJo dove si sogna. Naturalment� lo scopo non ,è di produrre minotauri: il fantastico dell'interno va ben oltre l'astuzia (e l'incon­ gruenza) dei suoi collages. L'interno è un apparato che organizza fantasmi, li attira o li proietta come cercherò di precisare un po' più avanti. E' il luogo del proprio me­ raviglioso, che diventa il luogo d'inizio, l'« in principio era » del racconto - non semplicemente il salottino di Baker Str'eet o la stànza buia in cui striscia la cosa ma­ culata. Ci sono due o tre punti della saga holmesiana che 61