Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

ventura presuppone spazi aperti teoricamente infiniti, l'e­ sotico, le ,distanze, il fantastico dell'intérieur emerge dallo spazio cintato, dalla focalizzazione microscopica, dal do� mestico. Esso incrocia l'agorafobia con la claustrofobia giacché la sua « camera del meraviglioso» - in senso letterale - è anche lo spazio assediato dall'Informe e ne introita le figure più aggressive, diventando così con­ tenitore di piacere e di spavento. Per dare a Poe ciò che è di Poe, Il cuore r.i'velatore è un racconto esattament· .:! giocato sul meraviglioso dell'interno,_ che del resto marca gran parte dei suoi testi più importanti: da Il pozz _ o e il pendolo a La rovina della casa Usher fino a Gli assassinii della rue Morgue. In quel racconto, tutto avviene in un interno, . e quivi è introdotta una specie di riproduzione, in scala minima, della stanza stessa, spazio delimitato da sei facce, nel quale si trova una sorgente . luminosa: per dirla in breve, una lanterna cieca. Il lettore ricorderà cer- . to l'importanza che nell'economia del racéonto ha l'oc­ chio e i connessi effetti di buio e chiaro. Basterà allora sostituire a un aggettivo un altro, a cieca supplire ma­ gica: con · il riferimento alla lanterna magica si arriva a capire come opera il fantastico dell'intérieur. Nella stanza del ragazzo !Marcel, teste l'inizio della Recherche, si assiste a un effetto di lanterna magica, che direi insieme letterale e metaforico. Il proiettore che in­ cappuccia la lampada, disegna sulla parete il castello di Genoveffa di Brabante e il vacillamento del cavallo di Golo. « Il mutamento di illuminazione distruggeva in me l'abitudine alla mia stanza...» Il minimo episodio prou­ stiano spiega, per analogia, come proceda il meraviglioso dell'interno, da.Il'« abitudine» alla · sua distruzione attra­ verso un « mutamento». Ciò che cambia, qui, è l'illumi­ nazione, ossia qualche cosa di vibratorio, un alterarsi dei ritmi. La camera di Marcel, dove la leggenda medievale si arrampica sui muri e il corpo immaginario di Golo vince ogni ostacolo materiale e fagocita senza dfficoltà, 60