Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

Ciò che in camera si puote (Sherlock Holmes, l'intérieur, il meraviglioso) L'intérieur, l'interno domestico riceve la sua potenza discriminante in alcuni paragrafi di Benjamin, ormai pro­ verbiali (in Angelus Novus). Benjamin parla di « fanta­ smag9rie» dell'intérieur: �< per l'uomo privato esso rap­ presenta l'universo. In esso si raccoglie il lontano e il passato. Il suo salotto è un palco del teatro universale». · E' dunque un luogo che non solo contiene ma produce. Che cosa produce?,« Fantasmagorie», secondo Benjamin? La topologia in questo caso tende a coincidere con una identificazione di funzioni. L'interno ossia la stanza è un parallelepipedo, un cubo nella sua forma perfetta, i cui Jati sono insieme reali e « convenzionali» ossia sono le­ gati da una relazione simbolica: essa si esprime, nel caso dell'interno, con ciò che viene chiamato intimità · domestica, familiarità, sicurezza, Heimlichkeit. Ma « heim­ lich è ...un termine che sviluppa il suo significato in senso ambivalente, fino a coincidere in conclusione con il suo contrario: unheimlich. Unheimlich è in certo modo una variante di heimlich ». E' Freud che opera con un semplice tour de main o de lettre questo rovesciamento di carte. « La nostra attenzione... è attirata da un'osser­ vazione di . Schelling, che contiene un'affermazione com­ pletamente nuova -sul còntenuto del concetto di Unheim­ lich, una novità che va certo oltre la riostra aspettativa. 56

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=