Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

e il dramma coronato dalla sua morte occupò molti giorni . e molte notti». Questo, infatti, era lo scopo: fare della giustizia del traditore, teatralmente eseguita come assas. sinio dell'eroe congiurato, « uno strumento per l'emanci­ pazione della patria>>. Nolan lavorò al suo p�ogetto con memoria storica e letteraria. Lo ordì di segreti avvertimenti (che non sa­ rebbero arrivati a segno), di presagi e circostanze della morte di Cesare e di Macbeth; vi inserì ripetizioni di scene delle tragedie shakespeariane. Ryan scopre che N� lan aveva studiato i Festspiele svizzeri, « va _ ste ed erranti rappresentazionì teatrali che richiedono migliaia di at­ tori e che reiterano episodi storici nelle stesse città e montagne in cui occorsero». Anche questo studio dovette prestare più di una traccia e di un accorgimento all'idea­ zione e alla messinscena della « pubblica e segreta rap� presentazione », in cui la storia copiò la storia e la let­ teratura. Lascerò che intervenga l'immaginazione: « Il condan­ nato entrò in Dublino, discusse, operò, - pregò, riprovò, pronunciò parole patetiche, e ciascuno di questi atti , che ne avrebbe aumentato la gloria, era stato prefissato da Nolan». Ma K.ilpatrick non partecipò del tutto alla re­ cita, o vi partecipò troppo. Morì desiderando di morire, come s'immagina che solo un eroe possa desiderarlo. Ag­ giunse « atti e parole improvvisate» al testo di Nolan; e « il 6 agosto 1824, in un palco dalle funeree cortine che prefigurava quello di Lincoln, una pallottola desiderata entrò nel petto del traditore e dell'eroe, che appena poté articolare, t_ra due sbocchi di sangue improvviso, alcune parole previste». Ora Ryan, mentre scopre l'opera di Nolan, da alcuni tratti della rappresentazione è portato, come da indizi, a pensare che anche la sua scoperta (della verità) sia stata preparata. « Sospetta di far parte egli stesso della trama di Nolan », tiene segreta la sua scoperta e dedica un libro 42