Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

Poesia tra illusione e cultura Nei movimenti della oultura è previsto - ma certa­ mente nessuno sa dire né quando né come - che ad un certo punto . ciò che era avanguardia diventi ,retroguar­ dia, dice Lyotard. La ' decostruzione ' dei fenomeni culturali è anche un fa1lto naturale, diciamo un fatto di usura. Probabilmente questa · non è neppure una questione importante, foTse si potrebbe aggiungere che è anche un falso pToblema. Le oscillazioni verso il passato in un cer­ to senso ritardano il compito di produrre delle nuove tesi. Ma se il ,linguaggio è anche demistificazione, questa ope­ razione non siarà mai fi.nita. E' qui ohe si potrebbe cogliere il senso di ciò che si potrebbe chiamare « rivoluzione permanente» : in altri termini, ciò che è stato definito l'illusione delila ·filosofia (Pfaget, Hersch) potrebbe riguardare anche la poesia. La(< novità», come << Ja perfezione», non è eterna: e non •si può pensare che esista una « sintesi» fuori del tempo, allacciata aJla storia in modo intangibile. Tutto questo è un notevole rompicapo. Ancora recentemente (per quanto anche in questo set­ tore il tempo passi in fretta) su" Nuovi Argomenti", Cuc­ chi notava che la spaccarura della poesia anni '70 si pre­ sentava in parte , con testi 1 ancora soggetti alle suggestioni 215

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