Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

quest'ultimo, giacché i versi del minore Crébillon coi quali Dupin ha siglato la busta svuotata del suo prezioso contenuto prolungano e raddoppiano l'insuccesso della poesia poco nota del Ministro nello scacco della sua intelligenza che in essi trova specchio e termine 10• E ' inoltre nella battuta che contrassegna l'inizio della ri­ cerca dupiniana ( « simple and odd ») e che si trasfor­ merà nel gioco di « even or odd » con cui Dupin gio­ cherà il Ministro. The Purloined Letter si rifiuta al senso derivato da una lettura univoca; per impadronirsene oc­ corre effettuare un supplemento di lettura (un di più), così come un supplemento di indagine ha permesso a Dupin il suo ritrovamento. Se essa si preannuncia dun­ que come racconto di un caso strano (odd), non man­ cherà di divenire la parola di una scommessa (di un hasard) dispari (odd), dandosi infine come l'eccesso di uno sguardo in soprannumero che nessuno sguardo re­ golare saprà mai riparigliare. Roberto Bugliani 1 E' interessante notare la ricorrenza dell'umorismo nelle parole di Dupin. Perfino il suo esordio fa ridere il Prefetto, Io fa morir dal ridere: « Oh, Dupin, you will be the death of me yet! ». ,E ai fini . della funzione svolta dall'umorismo nel racconto, ci sembra irrilevante la questione connessa al modo di far ridere, se cioè il riso del · Prefetto sia dovuto a un 'Dupin ridicolo (che provoca un riso di esclusione) o comico (riso di accoglimento). Comunque, volendo indicare una direzione possibile, la tesi del ridicolo ci pare corroborata dal fatto che quando Dupin racconta una vera e propria storiella al Prefetto (quella appunto del ricco avaro e di Abernethy), questi non ride ma resta sconcertato ( « a little discomposed »). 2 KARL MARX, Il Capitale, Editori Riuniti, Roma 1970, I, 1, p. 120. 3 lvi, pp. 122-23. 4 Ma la consuetudine e la familiarità ingannano chi è ahi- 213

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