Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981
dietro le spalle, suppone che il testo sia stato traman dato dal mondo come il tempio dalla polvere, custodito dalla sua stessa rovina. La Psyché, questo L6gos che cambia secondo gli es seri, e ha il potere di non mostrarsi, ed è il dio per il quale si giura. H tes,to poetko è maschera dell'intraducibile, dell'in dicibile. Ma la maschera, se cela, tuttavia si dà da vedere. Il poeta non passa per stanze lustrali, supera nella recitazione il fotto dell'assenza, guarda senza prospettiva quello sfondo latente - per sempre ypokeimenon - dis solve quell'ombra nel buio. La questione della verità non ci riguarda, né ammet· tiamo la differenza ontologica tra essere ed esistente ma una :loro debole uguaglianza. Posti in questa solitudine, in cui allora ogni cosa è come l'Uno di Plotino - ineffabile - sappiamo che il linguaggio non genera: nasce. « ...aliud visus est, aliud lumen. Et lumini nihil est opus visu, cum ipsi ,lumini nihil sit luminis capiendum ». (Marsilio Ficino, Teologia Platonica, l. I, c. VI). Nanni Cagnone 193
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=