Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981
poco fa riportato come segnale, dove l'essersi liberati dal sogno e dall'attenzione, porta anche il contrario: è un sogno, e attenti. Tutto ciò si brucia nel Bosco perché le cose vanno altrimenti. Vi è 1 in atto una « Non memoria, millenni e miglia, stivate nel fornice/ sono un dito deLl'oscuro, -levalo dalla bocca, rendilo nocca». Non memoria, non endopsichico registrare: ora in quiete nell'alba fonde il motore, « O giocherellare dell'acqua, prima gocciola, lingua/ in dissoluzione in raggi di lingue - morte»·, « Non fui. Non sono». Il colloquio, increspato, prima, diviene ora possibile, ad esempio in « Indizi di guerre civili»; ora · « la brughiera risponde» al suo locutore « volpe di quella brughiera mai stata del tutto». E sap piamo che risponde« Sospesa nella febbre»« quella bru ghiera che mai non trassi abbastanza/Nei vuoti di me moria nelle ' spinte e nei flussi/ della memoria». Quel l'io non memoria lascia aperta la questione nell'indif ferenza di quel « sono ' un dito» che è terza persona plurale anche se in inizio di verso diffonde un ambiguo richiamo all'io della prima, aggirato con spostamento sulla classica opposizione« io-tu», cui si indirizza l'im perativo« levalo dalla bocca». Mentre il nepios, l'infante, abbandona l'oggetto, la stratificazione in non memoria di millenni e miglia ri vela la propria struttura di fòrnice: « apertura di una porta monumentale, o conformazione anatomica che consente il passaggio da una parte all'altra di un orga no», così è definita nel vocabolario. E pertanto l'allu sione alla prima persona di« sono» non fa che rovescia re sull'io la struttura del passaggio, del fòrnice. La lingua avviata a gocciolare attraverso quella che è stata ripetutamente chiamata regressione, mentre entra nell'assetto del Bosco, ci dice qualcosa di quella regres sione stessa. Certo si è servita temporaneamente di una 187
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=