Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981
ria che si strugge/ /tenebroso orrore che si spezza/: poco se si vuole, ma abbastanza per un contatto fuggente con il profondo 8 • 6. Arrivato il tempo di chiudere, si può tentare un bi lancio: Ammesso che un testo poetico - qualsiasi testo poe tico - sia un campo in cui si incrociano cariche di ener gia che possono essere più o meno legate; ho cercato di mostrare, testi (parziali) alla mano, che: 1) il rapporto fra libero e legato assume un certo aspetto non tanto quantitativo ma strutturale; 2) , J'articolazione delle diverse zone di energia, nei testi ermetici avviene di preferenza attraverso procedi menti ,sintattici; 3) tali procedimenti, in concorrenza con altri pa ralleli, di tipo fonico, metrico, prosodico, · morfologico, determinano effetti peculiari che possono condensarsi così: non già la produziope di un senso «difficile», in decifrabile, appunto ermetico, deliberatamente esoterico (quantunque questo possa essere talvolta un :risultato mi- nore), o di un nuovo senso secondo un nuovo canone, bensì un vacillamento globale del senso, un suo molti plicarsi, effluire, scappare via. Dentro tale «lavorp del testo» si è creduto di potere isolare alcune particolarità operative (che · ovviamente non ne escludono altre), le quali costituiscono in qual che modo i punti critici del rapporto fra libero e legato: a) l'impiego anomalo di certi elementi linguistici minimi (la congiunzione /e/ o la marca del genere); b) l'ambigui tà nell'ambito dei pronomi personali; c) il particolare ricorso al periodo ipotetico; d) le coagulazioni sintagma tiche, dentro le quali, paradossalmente, si scatena un massimo di energia libera; e) le coincidenze e,. le oppo sizioni fra il chiuso della forma metrica e il ritmo del discorso. 174
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