Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

certa rigorosa disposizione, uscissero dati da riversare con profitto nel pool di quegl,i altri accertamenti. In ciò che segue congiungerò dunque, per farla breve, l'uso della lente di ingrandimento e la piccola filosofia del « dato per scontato» (propaggine del più blasonato « als ob? _ »). 2. Qualche indicazione prehmina:re sùl metodo. Si partirà da un'idea di testo come produtt.ività, come campo di pratiche significanti dove ,si esplica un lavoro deHa lingua, fatto di differenze dinamiche. Tale campo di pratiche significanti si può configurarlo, in quanto lavoro, come percorso da cariche di energia, la cui qua­ lità e condizione sono dlevanti. Qui è lecito innestare la parafrasi -di un testo ben noto, che riguarda il modo di operare della vita psichica, dove l'energia « è presente in due forme, una liberamente mobi,le e un'altra più le­ gata...». Vi si incontrano processi per cui l'energia li­ bera si trasforma in energia legata, e viceversa: è ipotiz­ zabile che « anche la differ,enza fra lo stato inconscio e quello preconscio risiede in simili rapporti dinamici, in base ai quali diventerebbe comprensibile che, o sponta­ neamente, o con il nostro consenso, uno stato trapassi nell'altro». . Ciò si trova detto nel Compendio di psicoana­ lisi di Freud (pag. 590-91 delle Opere, volume XI, Borin­ ghieri), ma altro materiale - in proposito è fornito dal Progetto di una psicologia, specialmente nel terzo e ul­ timo capitolo. Poiché un - elemento estrapolato dal suo luogo naturale può avere fecondità euristica solo nella misura in cui mantenga un flou dirò così analogico, non funzioni da schema ma da stimolo o ipotesi, questo passo freudiano servirà con qualche cautela da semplice tram- polino. La significazione opera in un testo poetico, qualsiasi . testo poetico, attraverso una dinamica di forze libere e forze legate, forze libere che diventano legate e, viceversa, forze che si slegano da stati o forme rélativamente stabili 158

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