Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

gio», ma è tuttavia necessaria allo sviluppo stesso; nella storia della personalità è un'acquisizione irreversibHe. Lawrenoe, instancabile denigratore di Freud, nega il :senso della scissione, in cui legge una malattia del soggetto, e pretende di restaurare la perduta unitarietà dell'io. L'ele­ mento narrativo sul quale principalmente appoggia la sua finzione di una ,soggettività piena, precultura1e, è la scena d'amore; e in essa la spettacolarizzata perfetta fusione dei corpi degli amanti, rinnovata attualizzazione del mito dell'androgino. Il peso della scissione lo ributta tutto sul lettore, il quale sperimenta come angoscia il :senso della propria differenza, o si pel'de affascinato nella con­ templazione di un desiderio di cui il testo gli offre l'in­ sperata realizzazione. In un caso e nell'altro; la scena d'amore serve a tenerlo a distanza, a elevare uno sbar­ ramento contro il suo fantasticare: questa scrittura, lo sappiamo, non vuole provoçare fantasie, ma « vibra­ zioni». Il progetto audace di dire il tutto dell'amore, pur po­ nendolo come un dato pre-linguistico, passa in L'amante di lady Chatterley attraverso una profonda riorganizza­ zione del segno femminile, che regge tutta la rappresen­ tazione: non è forse un caso che, contro ogni evidenza, già il titolo veicoli quasi obbligatoriamente un'immagine femminile. E' lo sguardo di Connie a mediare le esposi­ zioni falliche di Oliver; sua è soprattutto l'iniziazione alla sessualità. Il suo corpo « robusto» si presenta come « so­ stanza priva di significato» (p. 72), non lavorata da:l desider:io di nessuno tanto meno del narratore. Non ci sono più le parti deputate, caricate di valore simbolico, che reggono il significato e attirano il desiderio: ella ha « un'aria paesana» e « grandi occhi meravigliati»; non c'è proprio apparenza di vita in quella carne - « le gambe d'avorio lucente aperte in abbandono» (p. 232) - nemmeno dopo l'amore; è piuttosto una massa inerte da decorare: « le intrecciò alcuni non-ti-scordar-di-me nel 151

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