Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

sun inganno è possibile, perché l'amore vi compare come assoluta v . erità, essenza che coincidé con se stessa. La scena d'amore viene perciò ad avere, sul piano narrativo, la stessa funzione che su quello puramente linguistico ha la parola oscena: significante e significato vi appaiono così intimamente congiunti e sovrapposti da riuscire in­ distinguibili, e il testo sembra significare proprio grazie a quella congiunzione. La distanza necessaria al com­ piersi della comunicazione è spostata: non si trova più fra l'innamorato e la sua bella, quindi contenuta nel . te­ sto, ma fra il lettore e il testo, quindi e�punta fuori di esso. Il testo, dal canto suo, si preoccupa di rimandare 1'1mmagine di un appagamento perfetto, tanto assoluto quanto irrealizzabile: nessuna meraviglia che attiri irr-è­ sistibilmente lo sguardo, come una nuova testa di , Me­ dusa di cui nessuna divinità mitighi l'orrore. Il romanzo offre così un contributo prezioso alla realizzazione let­ te-rale di · un aspetto della cultura contemporanea che Law:rience stesso disapprovava quando scriveva: « abbia­ mo fatto dell'amore e del sesso una questione di vista e di udito, di consapevole manipolazione diurna» 22 • La sua scrittura postula la nozione di individuo collet­ tivo, spersonalizzato, che riceve dali'esterno, per imma­ gini, la riprova della propria esistenza: « nella vita psi- . chica del singolo, l'altro è regolarmente presente come modello » 2 3; lavora su un lettore · nevrotico che conosce il disagio della civiltà come penosa sensazione della li­ mitatezza dell'io. L'opera di Freud, che uscì proprio nel 1929, individua la causa del disagio nella sopravvivenza di strati arcaici della personalità lungo tutto l'arco del- , l'evoluzione psichica: in particolare, il sentimento << ocea­ nico» dell'io ancora « in comunione con il tutto», e il­ Hmitatamente pot,ente, rimarrebbe come traccia mne­ stica, anche quando è superato nèlle fasi successive dello sviluppo tanto dell'individuo quanto della cultura. Que­ sta « scissione nello sviluppo» 24 è all'origine del « disa- . 150

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