Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

Il disegno, la tecnica e la fine dell'analisi Non mi chiederò, come Jacques Lacan nel 1954, quale è la domanda che si pone oggi per la psicoanalisi. Preferisco chiedermi più limitatamente che cosa oggi mi interessa, così come capitò a Freud al tempo della demarcazione del dissenso con Adler e con Jung, quando, tutto preso dalla questione della verità e della realtà in relazione alla scena primaria ci riferì il resoconto del- 1'analisi dell'uomo dei lupi. Già notammo, nei seminari degli scorsi anni, come questa attenzione che legava il suo ascolto in analisi a degli eventi riguardanti la storia della psicoanalisi, li­ mitò, impedì, e rimandò di tutta una vita, per il suo pa­ ziente, la «fine» _ dell'analisi. Tuttavia, possiamo anche dire che forse nìente, senza questo artificio di ascolto, senza questo interesse teorico disposto a . forzare il cosid­ detto interesse «umano», niente della complessa rap­ presentazione del rapporto tra verità e realtà così' come Freud ce la lasciò in quell'occasione, illuminerebbe oggi per noi il complicato problema che chiamiamo «fine dell'analisi ». · Il seminario L'insegnamento della clinica che sono · via via venuta pubblicando su «Il piccolo ;Hans» (salvo la conclusione che mi riservo altrove), ha impostato la questione della fine dell'analisi proprio in relazione e al 5

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