Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

brale a darci una risposta: la bocca e la mano sono rap­ presentate da un punto di vista motorio e tattile all'e - · stremità inferiore, davanti e dietro al sulcus frontalis, molto vicine l'una all'altra. Qui ci viene fornita un'altra dichiarazione a proposito del lobo temporale, ma questa volta di quello destro : Doreen Kirnura (1973) ritiene che esso sia coinvolto negli stimoli non onjrici, tra cui la melodia e i segni privi di senso · (nonsense desigfLs). Un'ipotesi confermatami dal fatto che un compositore di musica mi ha raccontato che, per poter lavorare produttivamente, doveva fare disegni privi di senso lasciando scorrere - l'inchiostro di china sul­ la carta. 9. Una congettura sulla profilassi. Ritengo che i mu­ sicisti potrebbero sfuggire al destino della perversione se volgessero al mondo esterno visivo più attenzione di quan­ to non facciano comunemente e se si esercitassero nel dipingere e nel disegnare. Questa supposizione mi fu con­ fermata, fra l'altro, dall'osservazione di allieve delle co­ sidette « Musik-Volksschulen ». Su quattro delle ragazze musicalmente dotate a me note, tre smisero di occuparsi attivamente di musica una volta terminata la scuola. Tut­ te e tre fanno bei quadri e sono sessualmente ' normali. Si potrebbe considerare il disegnare e il dipingere come una prevenzione, un'attività di difesa. II. Note supplementari alla storia di una nevrosi infantile. La « Susan » di Milner. Zelda Fitzgerald. Freud dà in parecchi luoghi della sua opera la soluzio­ ne del sogno fatto dall'uomo dei lupi all'età di quattro anni: nel contenuto latente del sogno si ha a che fare con uno sviluppo sessuale a livello genitale. Per esempio nel capitolo VI si legge (Freud, 1918): « In virtù del so­ gno che lo aveva riportato sotto l'influsso della scena pri- 23

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