Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

personalità della madre. Una donna che rispettava l'opi­ nione dei vicini, esigeva che il bambino fosse pulito al più presto, lo « riempiva » di conoscenze e · 10 caricava di esigenze verbali. Durante il loro soggiorno all'estero ha fatto senz'altro mostra del talento del figlio e gli ha inse­ gnato delle parole ceche. Dopo -le vacanze il bambino cominciò ad andare alla scuola materna. La separazione quotidiana, l'adattamento al nuovo ambiente costituiva­ no senza dubbio difficoltà abbastanza pesanti. L'anello della catena più importante della serie di av­ venimenti che avevano provocato la balbuzie era stato l'inganno. La madre, prima parlava « di tutto » col bambino, poi bruscamente rifiutò di rispondere alla sua domanda. Si circondò di segreto escludendo così suo figlio dalla sicurezza della loro ·reciproca confidenza. Il bambino è dm _ asto · solo con i suoi pensieri cupi e i suoi fantasmi (il pensiero della morte prod4ce la paura di rimanere iso­ lati dagli altri). Da allora diviene incapace di aggrappar-si alla, m _ adre con le parole ()Hermann 1963). Ho spiegato ogni cosa alla madre, invitandola a dire la verità al bambino; a discutere con lui l'accaduto e a fornirgli spiegazioni adatte all'età. La ma _ dre - mostrò molta comprensione, la confidenza col bambino fu ristabilita. La balbuzie cessò in un tempo molto breve. (Lo sviluppo della terapia non è stato trat­ tato qui). La rapida guarigione deve essere attribuita al normale e sano sviluppo della libido del bambino, alla compren­ sione di cui ha dato prova la madre, e anche al fatto che la balbuzie era di origine abbastanza recente. Conclusioni Ho esposto in questo articolo il problema della bal­ buzie in bambini piccoli basandomi su 70 casi seguiti in 120

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