Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
bilità della creazione delle relazioni affettive. « Il passo decisivo sul cammino dello sviluppo non è compiuto se non quando la relazione di tenerezza supera il comple to contatto fisico per.esercitarsi a distanza. E' questa una particolarità che esige il nome di um�a». (Hermann). 5. Il ruolo dell'identificazione Ho avuto occasione di studiare a varie riprese la per sonalità del padre che conduceva il bambino alla terapia, dato che la madre si era rifiutata dì farlo. Queste donne erano molto più capifamiglia dei loro sposi che, vicever sa, rappresentavano la comprensione e la « d · oicezza ma- _ terna». E' certo che l'atteggiamento di un tale padre può sup plire in una certa misura alla freddezza della madre; ma nel rovesciamento dei ruoli tale atteggiamento sembra rendere più difficile la condizione del bambino (si tratta di maschi). Avviene che durante il periodo di sviluppo esaminato l'imitazione del padre assolve un ruolo di primaria importanza; gli elementi di questa imitazione sono già in qualche modo gli « episodi » del processo di - identificazione. Un modello paterno mal definito è per l'io in sviluppo un fattore che può ridurre il suo senti mento di sicurezza; ora · questo ultimo problema ci avvi cina alla balbuzie. In linea generale si può affermare che una relazione madre-bambino che offre abbastanza sicurezza, rende più agevole il processo così difficile dell'identificazione. Mi sembra che nel caso di un aggrappamento frustra to la situazione delle bambine sia più favorevole di quella dei bambini · in quanto per le prime la madre è in ogni caso la « base dell'aggrappamento >! e « il modello dell'i dentificazione». Questa situ�ione offre una possibilità maggiore di drammatizzazione, ciò che fa sì che la balbu- 116
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy