Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

L'esperienza privata [Negli anni 1934-36, L. Wittgenstein tiene dei corsi a Cambridge sull'esperienza privata e sulla sua rappresen­ tabilità. Con 'esperienza privata ', si intendano .i dati di senso, che, in quanto << sensazioni immediate, private », almeno un soggetto particolare porta a coscienza e sa immediatamente; un caso di esperienza privata si esem­ plifica nell'enunciato <e Io ho male ai denti». Il testo che qui traduco col titolo di <e L'esperienza privata » costituisce la serie di appunti (come dice il ti1tòlo originale, <e Notes for Lectures on ' Private Expe­ rience ' and ' Sense Data ' >> J tenuti da W. per queste le­ zioni, raccolti e pubblicati nel '68 da Rush Rhees sulla 'Philosophicol Review ', vol. 77, alle pp. 275-320. Le Ricerche filosofiche, scritte nel corso del decennio suc­ cessivo, ai §§ 243-363 egualmente discutono di esper.ven­ za privata e di come rappresentarcela, e così delineano definitivamente il cosiddetto Argomento del Linguaggio Privato, il quale il testo qui presentato già aveva trac­ dato, praticamente, in tutti i suoi aspetti, con molta attenzione. Un linguaggio privato, per W., è un linguaggio le cui parole « dovrebbero riferirsi a ciò di cui solo chi parla può avere conoscenza; alle sue sensaziJoni immediate, pri­ vate. Dunque un altro non potrebbe comprendere questo 59

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