Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

tellettuale, al servizio di un bisogno di sicurezza, nella quale ha una parte essenziale la tendenza istintiva de­ gli uomini « a difendersi dalle novità intellettuali», con­ tro quel male che - come dice Freud - è mppresentato ,da ciò che « è anzitutto identico all'io , estraneo, a ciò che , si trova al ,di fuori» 6 • Si tratta di quell'inclinazione naturale propria dei sistemi speculativi totalizzanti che tendono a inglobare, a dissolvere gli oggetti estranei « ciò che è estraneo all'Io, ciò che si trova · al di fuori», il non io, riproducendo nei termini di una sublimazione conoettuale l'istinto animalesco primordiale che assume come ostile ciò che vuole divorare. In questo ideale di completezza del sapere sono all' op era i principali fattori tra foro solidali dell'immagine classica della razionalità: la costrizione alla ripetizionè, lo stare a ciò che è iden­ tico e eguale; il presente come ripetizione e ritualizza­ zione del passato; e fondamentalmente, vorrei dire, la proibizione dell'evento o, ancora la rimpatriata di ciò che è evento ,ad una ,scena primitiva in cui ogni cosa è già accaduta ed è già nota. Tra la fine del ,secolo scorso e l'inizio del nostro -veniva messo in discussione lo statuto di ev:idenza che era stato accordato ai principi della meocanica classica. - I principi della statica, J'impossibilità del moto perpe­ tuo, le proprietà meccaniche del piano inclinato non sono più proposizioni evidenti dalle quali discenda per una sorta di iniezioni dall'alto l'intelligibilità dei teo­ remi della fisica, come potrebbe risultare dalle esposi­ zioni di Stevin, di Galilei, di Lagrange. Nell'opera · dì Ernst Mach questi princ ipi ,diventano, al contrario, as· sunzioni inconscie, involontarie, istintive, formatesi sul ,suolo di esperienze pratiche immediate. Spiegare in fi- . ska non signifi.ça più allora trasferire qualcosa di inin­ telligibile a qualcosa di intelligibile, ma consiste nel ri­ condUFre un'inintelligibilità non comune, insolita, ad un'altra forma di inintelligibilità ma più familiare e 40

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