Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

liti artificiali e altri- apparecchi che popolano l'uni­ verso della scienza (voci, sguardi vaganti...). Dunque l'inconscio è I strutturato come un linguag­ gio, e in questo senso vale il discorso che siamo par­ lati, agiti dall'inconscio; ma l'apparato psichico è strut­ turato come una protesi, vale a dire come qualcosa che perfeziona gli organi umani e sposta le frontiere dalla loro azione. ,E' in questi termini che si sviluppa l'anti­ nomia che è confitta al centro dell'apparato psichico. Vediamo come. Il Progetto di psicologia tratteggia in senso generale questa antinomia come il contrasto tra la tendenza strutturale e strutturante dell'apparato psichico, che è una tendenza ad accumulare, a trattenere energia e la sua funzione che è invece quella di scaricarla. Ci sono tre sistemi, fi, psi e omega, corrispondenti alla perce­ zione, alla memoria e alla coscienza. , La percezione non trattiene niente, èJ un setaccio che lascia passare tutto ciò che è in grado di ricevere, non è durevole, non lascia tracce, non è riproducibile. La memoria invece dovrebbe servire ad accumulare esperienze; per questo esistono le barriere di contatto e ci si aspetterebbe che a queste barriere essa fosse ricollegata. Ma non è . così. Ciò · che ne rende conto non è la nozione di impermea­ bilità e di barriera di contatto ma · quella di facilitazione. « La memoria è fatta di facilitazioni » 25 e le facilita­ zioni « servono alla funzione primaria» 2 6 cioè non a immagazzinare ma a scaricare energia. �< La Q che si è lasciata dietro una facilitazione, viene èertamente sca­ ricata proprio a causa della facilitazione che aumenta la permeabilità» n. Che è come dire che funzione della memoria è l'oblio. Ciò che rimane del deflusso dell'ener­ gia è una forma · di · « facilitazione permanente» 2 3 • L'esperienza è identica alla sua vanificazione. A questa conclusione Freud arriva anche al termine della Nota sul <e notes magico » dove afferma che il funzionamento 47