Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
concetto ma come un semplice termine, un termine di comodo preso a prestito dalla psicologia, o dalla medi cina, o dalla neurologia. Anche se vuoto e privo di un suo contenuto speci fico, questo termine ha acquistato però, nell'uso che se ne .fa, determinate caratteristiche: 1) per la sua odgine è un termine « scientifico » e nelle sue apparizioni è accompagnato dall'alone dei pregi che · la coscienza co mune riconosce al discorso scientifico: rigore, obietti vità, spassionatezza, autorevolezza accademica, ecc.; 2) sta ad indicare un genere di considerazioni che si vor rebbero puramente teoriche, cioè svincolate dall'espe rienza clinica, non immischiate ai problemi della tecnica analitica; 3) è un termine fondamentalmente ottimistico, che mentre sembra ridurre l'extraterritorialità della psi coanalisi chiamandola a condividere il decoro di altre discipline più approvate, lascia intravedere ai suoi utenti i vantaggi di un buon inserimento nel sociale. Assegnamo i primi due punti a Merton M. Gill che in Il modello topico · nella teoria psicoanalitica 1, · recente mente tradotto in italiano, corona lo svuotamento si gnificativo della nozione di apparato psichico · col so stenere che la prima topica, quella spaziale elaborata da Freud nel Progetto di psicologia e nella Interpretazione dei sogni, sarebbe da considerare completamente assor bita, e qui.Q.di superata, dalla teoria strutturale intro dotta con L'Io e l'Es. All'ottimismo del terzo tratto sono riconducibili gli studi che nell'ambito della Ego psychology hanno posto l'accento sul valore normativo e strutturante del princi pio di realtà inteso come un indirizzo ad adeguarsi al!'esistente. . :Non vi sfugge però �eppure un tentativo per certi versi nuovo e interessante come quello di Enzo Fun , ari il quale nella lettura che del Progetto di psico logia propone in La struttura e il desiderio 2 , assume a guida la frase: ·E' sull'Altro che impariamo a conoscere. 36
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