Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

privati rapporti di vita e di lettura. Sì, perché nel frat­ tempo, vuoi per capriccio, fantasia o destino, quel let­ tore si è innamorato ·di una :lettrice, incontrata in li­ breria... Ludmilla... e da quel momento deve esempli­ carsi nei più svariati campi d'azione. Anche periché è solo lui che indaga, la lettrice Ludmilla sa già .tutto. Ma tutto questo rigua11derebbe soltanto la narrazione principale, che nel libro si interrompe e cresce assieme a dieci capitoli di altrettanti romanzi. In ogni caso do­ vresti leggerlo. E' divertente e puoi interromperlo quan­ do vuoi, sembra fatto apposta per essere interrotto. - Lo spero bene, una buona .scrittura sa anche farsi interrompere. A chi non èJ mai capitato, in piena avvin­ cente lettura, magari neanche pensandoci apposta, di ri­ trovarsi a congetturare per ·conto proprio, perché quel passo gli ha sollevato una schiera d'idee con le loro fi­ gliolanze di ricordi, anche lontanissimi, e allora si odo­ no voci che si credevano dimenticate e sepolte da .tutte le altre voci che sono venute poi. E non mi riferisco alla poesia in assoluto che sa avanzare per spasimi con­ tinui, sollevando eco ad ogni battito di parola. Penso più comunemente, e senza precisa distinzione di generi, a certe pagine · che pur hanno il magico potere di riac­ cenderti certi tuoi perduti stimoli di percezione, o come si diceva un tempo: ti por,tano in dono un nuovo paio d'occhiali. A un certo punto ti ritrovi a percorrere un processo di senso inaspettato, quella pagina ti ha impo­ sto connessioni inusitate, e cose che credevi di cono­ scere ti rinascono a nuova vita, perché spesso la realtà ha altri giri ,di •senso oltre a quelli che tu già conoscevi. E così, proprio in quel riuscito momento di scrittura tu ti ritrovi ad interrompere la lettura, non fosse che per Ùn ·tempo vago e indefinibile. A volte addiri i ttura ritorni suoi tuoi passi, rifai la passeggiata, rianimi quei ségni, ti reintroduci in quella rappresentazione, oppure vai 174