Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
suo gioco variopinto. Fa' un po' vedere. Il romanzo è aperto sulla prima pagina: « Stai per cominciare a leg gere... », e tu a matita hai glossato: �< ... qualcosa che an cora non si sa bene cos'è». Bello sforzo! Quella frase aggiunta a margine è la fine del primo capitolo. Stai facendo una lettura strutturali,sta? Raffronti l'inizio con la fine? Vedo che hai imparato qualcosa: il piacere di raccordare cercando di ben ricordare ciò che nel testo si racconta. Mettere a raffronto per far signifi care. Solo che tra quei puntini l'autore ha inserito nien temeno che un capitolo. E •ti sarai anche accorto, spero, che l'intero romanzo è ,scritto tra la punteggiatura di una lunga frase... un po' tomba e matrice dell'intero discorso visto che ogni sua proposizione titola gli altret tanti romanzi interrotti. - Per arrivare a questo annuncio veritiero non c'era decisamente bisogno di smontare il romanzo col cac ciavite. Hai visto piuttosto con quale abilità mescola i piani di rappresentazione e moltiplica le scritture? - Eh, ·sì, c'era un tempo in cui la let:tura di un ro manzo era un viaggio sicuro, ma poi, grossomodo a co minciare da Jacques le fataliste, hanno incominciato a manifestarsi i primi dirottamenti ·di storie. - E ora anche Calvino, antologico e enciclopedico, ha scritto un romanzo che non ne è uno, ma ben più di dieci, dieci e più inizi di romanzo, e miHe ricamate digressioni... - E quindi cento, cento piacevoli sorprese. - Chissà perché si èJ incominciato a mescolare prn voci narrative, e a far ruotare i luoghi di enunciazione? Perché a un certo punto il romanzo si mette a parlare di iSe stesso? - Drole de questioni le vous le répète donc pour ce moment et pour la suite: soyez circonspect si vous ne voulez pas prendre dans e.et entretien le vrai pour le faux, le faux pour le vrai. 171
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