Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
siamo che il significato dura oltre la spanz10ne del l'oggetto che significa. 11:]- questa prospettiva il signi ficato si colloca fuori dal tempo perché è esso stesso « il rtempo puro dell'oggetto». - Mentre nelle 'feti discorsive il significato si distende nelle tempnralità che le connessioni sintq;ttiche e le funzioni del discorso delimitano già rigorosamente (come tempo di realtà); nella funzione poetica il significato · si distacca in parte dal meccanismo di aggancio auto matico del denotatum, e lascia. la parola spaccata (il significante) al percorso di un tempo verso l'oggetto di cui è, per essenza, il tempo puro. tLa discesa al tempo dell'oggetto ci consentirà di spie garne la ripetizione, intanto precisi�mo la forma di que sta referenzialità che abbiamo raffigurata come la cifra incisa nella pietra ....:.... per indicare il percorso della pa rola verso H suo oggetto. Con questi approcci abbiamo ceocato qualcosa che ora possiamo chiamare precisa mente: nella sospensione del significato e nella sorpre sa del significante, nel paradigma delle parole così in dividuate riconosciamo la forma minima e nucleare della metafora. Nella tradizione dei maestri di retorica, la . metafo ra è un tropo, cioè « un felice cambiamento di signifi cato di una parola»..Per mezzo della metafora « si tra sporta, per così dire, il significato proprio di un nome a un altro significato, che gli compete ,solo in virtù di un paragone che è nella mente» (Du Marsais), e po tremmo continuare con il Perelman fino aUe metafore assopite e al « risveglio delle metafore». Le nostre parole separate, ora lo vediamo più chia ramente, non fanno che sospendere il significato dato nel plurilinguismo per spostarsi su un altro significato che la parola incontra nel suo movimento verso l'og getto. E da questa sostituzione minima e nucleare, in terna alla parola medesima, fa funzione poetica refe- 77
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