Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
¼ UOOELL'I ¼ UOMINI ¼ ANIMALI ¼ INSETTtl una parte della parola è nella bocca dell'uomo, gli altri tre quarti sono nella sua contemplazione, pensandoli, egli L I . CONTEMPLA! La poesia non è canto. Perché la parola non s'incar- _ na, come vorrebbero tutti questi falsi e veri sacerdoti tardognostici, che ci circondano e ci assor-dano con i loro cori, calando dall'alto, prima vibrata sulle ali, poi colata nella bocca dell'uomo, poi grufolata nel grifo dei maiali e infine smarrita nel bisbiglio degli insetti. Il canto è l'oscura vibrazione dell'inorganico. In Spagna canto vuol dire PIETRA e CANTO il canto è nella pietra, nelle oscure radici, le pietre che cantano cantano l'oscura storia dei morti. Per questo i preti cantano, con la testa verso il basso, le chitarre, i metalli, le corde, le ruote del carro cantano. Il canto sale dal basso. La luminosa -sostanza della parola n o n c a n t a . Perché la poesia non si fa con la sabbia, con gli im- pasti, con lo stucco, con la terracotta, con il legno, con la pietra, con il metallo, tiene lontano gli strumenti di legno e di metallo, il tamburo che tende una opaca pelle, i legni - della croce che tendono la pelle _ umana! Tutto ciò che dà suoni di diversa durata, la musica che cerca di salire verso la materia organica, verso la bocca dell'uomo o il grido degli uccelli! 159
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy