Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
Frutta fresca/ frutta secca « La dorma a me non piaceva intera ma... a pezzi. Di tutte amavo i piedini se ben calzati, di molt, e il collo esile oppure arzche poderoso e ,iJl seno se lieve, lieve ». Non a tutti è dato dare i numeri, è risaputo. :È senza dubbi più facile essere numerati, o di trovarsi - per abiezione o gloria - annoverati, tra. In questo caso, tra quelli passati ,in ·rivista a dare (alle stampe) - non i numeri, appunto - ma un numero. Un numero sulla Poesia. Certo, mi fosse stato chiesto di dire qualcosa su Che cos'è la Poesia rion mi sarebbe stato non facile non rispondere che essa è un treno che trascorre tra le travi di una nave, magari prendendo a prestito le so nore canne di Ariosto e fischiandoci dentro, ad uso dei suoi oochi, un motivo tratto ,dal canneto. Oppure, inol trandomi abusivamente nell'orto del mio vicino di bat taglia, strappare ail melo metafisico ,l'esperienza del pec cato e rispondere - fraudolentemente - che �a Poesia, come Eva sapeva, è qualcosa che si mangia, col rischio a:hrimenti che si marci, se marche, se ne va. Ma proprio non si trattava di questo. Di « Che cos'è una mela» credo che sia il caso di dire ohe non ne im porta un fico a nessuno, e tantomeno al ficcolo. Aflora ho pensato che forse avrei potuto paI1largli dell'orto, per cominciare. Scivolando poi piano · piano, e facendo la massima attenzione a non sbiancare la nappa, sulla ta vola me�onimica sino aill'art(o) - articolato come un 151
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