Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
tiales sur les avirons mis à nu, qui me rappela à mon iden tité mondaine» 4 • ;Il fermarsi della navigazione ,si raddoppfa così nel fer marsi di un volo, i cui remi, immagini di ali, traspon gono « nella regione dei fenomeni luminosi » l'osciUazio- . ne e la stabilità acquatica metamorfosate in « scintillio stabile». Qui, pensiamo -alle possibilità significative di cui Ma'llarmé investe la lettera F quando viene a congiungersi con la lettera L: « Essa forma con l la maggior parte dei vocaboli raffi guranti l'atto di volare o di battere lo spazio, anche trasposto retoricamente nella regione dei fenomeni luminosi, come l'azione del colare, sull'esempio delle lingue classiche» 5 • Certo, qui si tratta ,della lingua inglese, ma le pul sioni significanti delle lettere isolate potrebbero costituire il fondamento , stesso · dell'onomatopea, procedimento nel quale, secondo Mallarmé, si è rifugiato il potoce dell'in venzione: « Esse (le onomatope.e) perpetuano nei ' nostri idiomi un procedimento creativo che fu forse U prirpo di tutti» 6 • D'altira parte, quando Mallarmé dichiara che la let tera F « indica di per sé una stretta forte e costante» 7 , come non vedere un'analogia con la stretta del ·rematore interamente ripiegato su se stesso, . « les yeux fìxé au dedans dans l'entier oubli d ' aller» 8 ? In ital modo, le parole yole e nénuphar sembrano aver ereditato dal loro passato immemoriale « mille intenzioni sicure e misteriose del linguaggio» che si ritrovano nel 99
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