Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

to/ = a o; /notte/ = o e) hanno lo stesso collocamen­ to nel corpo della parola, vale a dire ,seconda e quinta posizione); 3) che · le permutazioni vocaliche possono disegnare , un certo sistema (cAntO - n0ttE - vEnt0); 4) che il gruppo consonantico intermedio è sempre NT (o la sua variante TT). Tali comparse ,stimolano almeno qualche considerazione sulle pagine che Lotman dedica alla successione fonologica in poesia, con i concetti di ordine e ,disordine fonetico, ,di ripetizione ecc. 1 ; quan­ do non addirittura un salto a un brevissimo, intrigante accenno freudiano ,sul significato della successione del­ le vocali 2 • Trascritto secondo queste intenzioni, (« Dolce e chia­ ra è la NOTTE e senza V E NTO, / e quETa ,sovra i tET­ Ti e in mezzo agli orTi / posa la luna, e di .loNTan ri­ vela / serena ogni moNTagna... ») l'incipit della poesia non solo esibisce in posizione preminente l'occorrenza . di due ,dei significanti menzionati, /notte/ e /vento/, ma anche il moltiplicarsi del gruppo consonantico /nt/, e subordinatamente di quello vocalico--consonantico /et/ (o similare: /ett/). La , successione delle vocali nel pri­ mo verso si configura pertanto così: o e e i a a e a o e e e a e o, con prevalenza schiacciante della triade (e o a) fornita dai tre termini fondamentali. Una ricomparsa regolare, anche se più o meno fitta, del gruppo /nt/ o /et/ si potrà registrare nel corso di tutta la poesia. Essi appaiono dunque in certo modo come gli ordina­ tori fonici dell'intero testo che ci sta sotto gli occhi. Mediante il procedimento di trasformazione che ho cer­ cato di abbozzare, le voci parziali (voci aneddotiche) che il testo fa risuonare, liberano (giacché si tratta di qualcosa che viene a galla, piuttosto che condensarsi) una inflessione particolare, riferibile al testo nel suo complesso, che lo individua allo stesso modo che un certo tono ,di voce, un modo di pronunciare le parole appartengono a una e una sola persona e bastano a di- 18

RkJQdWJsaXNoZXIy