Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

alla più grande vicinanza eppure tagliato dalla luce che lo estrania, porta in sé un'ambiguità molto acuta: la forza abbagliante di una presenza. E tale presenza si evidenzia per essere artificiale, quasi proprio presente ma allo stesso tempo irraggiungibile, finta e suscitata dalla scena. Voce e sguardo circolante, incantatorio, seppure non localizzabile per chi se lo riceve lì accanto alla scena. Una volta risiedendo in una città straniera dove mi ero perfettamente abituato a essere, a parlarne la lin­ gua, mi trovai a realizzare d'un tratto che ero lì, che in­ tendevo, che assistevo a uno spettacolo del tal dei tali, proprio mentre usciva davanti a me · dentro la stretta · fascia luminosa e io potevo ora vederlo così presente e imprendibile. Ermanno Krumm Ritratto d'attrice (atto unico di Giuseppe Ber g amasco) J• scena. L'attrice getta cinque uova per terra. Nell'intervallo tra un uovo e l'altro guarda il pubblico e ride. Con il sesto uovo in mano si alza e lo mostra al pubblico, con un sorriso di sfiida. Getta a terra anche quest'uovo e scoppia in una grossa risata. L'uovo si rompe: è nero. 173

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